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PERSONAGGI FAMOSI

 

IGNACIJ BORŠTNIK (*1858 a Cerklje, †1919 a Lubiana dove è sepolto)

Nestore degli attori sloveni, regista, sceneggiatore e poeta

 

Ignacij Borštnik era nato il 1° luglio 1858. Frequentò la scuola elementare di Cerklje e il liceo a Lubiana. Il suo talento recitativo era stato notato da Ivan Hribar, in quanto Borštnik era un dipendente della sua filiale bancaria, la Slavija. Si esibì per la prima volta in un ruolo del dramma in atto unico Svojeglaveži (Quelli che fanno di testa propria) e presto si rivelò un eccellente attore teatrale. La direzione della associazione lo mandò a Vienna alla scuola di recitazione da dove tornò a Lubiana nel 1886 e diresse la scuola di recitazione mettendo in scena numerose rappresentazioni nel vecchio teatro professionale della Associazione di arte drammatica. In occasione del 25° anniversario della Associazione venne finito di costruire il Teatro Regionale accanto al Parco Tivoli (l'odierna Opera), e all’inaugurazione del 1892 allestì e diresse l’opera di Jurčič “Veronika Deseniska”. In seguito lavorò a Zagabria dove rimase per 25 anni ma si esibì molte volte pure a Lubiana. Lavorò con lo pseudonimo di Gorazd. Col tempo ebbe ruoli sempre più importanti (Amleto, Tartufo, Riccardo III.), e per l'ultima volta apparve come Kantor di Cankar. La parte di Borštnik come ospite di più successo fu il ruolo di Kantor dell’opera “Un re a Betajnova" di Cankar. Poco prima di morire, tornò in patria per recitare nel teatro sloveno e si dedicò all'educazione dei giovani attori di teatro. Anche se già malato recitò in modo eccellente il ruolo del Capitano nell’opera di Strindberg “Il padre”. Poco dopo lo spettacolo venne portato in ospedale dove morì il 23 settembre 1919.

 

 

Borštnik pose le basi del teatro realistico e naturalistico sloveno e croato. Egli non fu solo un attore e regista, ma anche un drammaturgo (“Il vecchio Elia”, “Non è di mio gusto”, “La tentazione maggiore fallita”), traduttore, attore di cinema, sceneggiatore e poeta (nelle poesie che pubblicò nel settimanale “Ilustrovani tednik” si sentiva la indicibile nostalgia della sua terra ossia la Gorenjska, l’Alta Carniola). In 37 anni, tra il 1882 e il 1919, aveva dato vita sui palchi di teatro a più di 400 ruoli. È considerato il fondatore del teatro artistico sloveno, dato che era stato il primo regista con un estro moderno e un attore con una nota realistica. Prendono il suo nome i premi di Borštnik per i successi nel teatro sloveno, il premio maggiore è l’anello di Borštnik alla carriera. Nella cultura slovena Ignacij Borštnik è di pari importanza come Primož Trubar, Friderik Baraga, Anton Martin Slomšek, France Prešeren, Ivan Cankar, Jože Plečnik, Jacob Gallus. Nella sua casa natale c'è una targa commemorativa, e nel Parco delle rimembranze si trova il suo busto.

 

 

FRAN BARLE (*1864 a Cerklje, †1928 a Lubiana dove è sepolto)
Organizzatore dei vigili del fuoco sloveni

 

 

Dopo essersi diplomato alla scuola popolare di Cerklje e al liceo di Kranj, nel 1884 entrò al servizio militare come sottufficiale contabile, dopo dieci anni divenne ufficiale della polizia a Lubiana e in seguito direttore dell'ufficio militare. Dal 1899 si dedicò attivamente al servizio dei vigili del fuoco, trasformando l'attività dei vigili del fuoco e influenzando intensamente anche l’istruzione, pubblicando diversi libri e regolamenti. Il memoriale di Barle è una competizione di pompieri con la quale ogni anno viene ricordato a Cerklje Fran Barle, infatti qui è nato il capo e l'organizzatore del corpo dei vigili del fuoco sloveno. Già prima della prima guerra mondiale era una figura di spicco dell'Associazione delle società dei pompieri carniolane che poi nel 1910 venne ribattezzata Federazione slovena dei vigili del fuoco. Suoi meriti sono i libri e le norme antincendio in lingua slovena. Fu anche editore della rivista dei pomieri Gasilec (Il pompiere). Il ruolo di Fran Barle non era solo di promotore ma era anche un visionario e un professionista, come dimostrano i suoi testi tecnici. Gli interessavano le tecniche di estinzione del fuoco e le attrezzature di estinzione. Con il suo lavoro e i suoi meriti per lo sviluppo del corpo dei vigili del fuoco sloveno ottenne i titoli di membro onorario di numerose associazioni di pompieri nazionali, mentre la sua fama come membro di associazioni dei vigili stranieri si diffuse ben oltre i confini sloveni. Viene ricordato il suo ruolo con una targa commemorativa in via Borštnikova e con un busto nel Parco delle rimembranze.

 

 

JAKOB BEDÉNEK (*1850 a Šmartno, †1916 a Vienna dove è sepolto)
scrittore; il lavoro più importante Dall’aratro alla corona è il primo lessico biografico sloveno 

 

Janez e Mihael BORŠNIK

Mihael (*1735 a Rakitna, †1801 a Cerklje dove è sepolto)
Janez (*1761 a Rakitna, †1838 v Cerklje dove è sepolto)

 

LEOPOLD CVEK (*1814 a Idrija, †1896 a Lubiana dove è sepolto)
Compositore, organista e insegnante

 

JANEZ ČEBULJ (*1832 ad Adergas, †1898 a Garden Bay, sepolto nella città di St. Ignace, USA)
Missionario tra gli indiani d'America, musicista, poeta e poliglotta 

 

 

Era il più giovane tra i cinque cugini sacerdoti - Janez e Anton Globočnik di Poženik, e Jožef e Mihael Lombergar di Šenturška Gora. Quando aveva 27 anni, divenne missionario nella missione di Baraga accanto all'Upper Lake in America. Nell'ambiente indiano fondò cinque chiese ed è stato uno dei più fedeli collaboratori del vescovo Baraga. Il suo insolito talento per le lingue (parlava fluentemente, oltre alle due lingue classiche, la maggior parte delle lingue europee, la lingua ojibwe anche nota come chippewa, e l'arabo) era accompagnato da uno straordinario senso oratorio e di recitazione. Era un oratore vivace e instancabile e l’anima di ogni compagnia, in quanto era anche un eccellente cantante e musicista esperto. Suonò diversi strumenti e introdusse anche il canto corale tra gli indiani e insegnò per diventare organisti a diverse persone. Sulle melodie delle canzoni popolari slovene scrisse testi in lingua chippewa diventando molto popolari tra i nativi. Scrisse poesie anche in sloveno, greco e in inglese letterario esemplare. Sfortunatamente, la maggior parte delle sue poesie sono andate perse durante i viaggi continui e durante i trasferimenti.

 

 

IVAN FRANKE (*1841 a Dobje pri Poljanah, †1927 a Lubiana dove è sepolto)
Pittore, conservatore, tra i principianti del realismo sloveno, un abile scrittore   

 

Jernej BASAJ e Peter Pavel GLAVAR

Jernej Basaj (*1719 a Vopovlje, †1784 al castello Lanšprež pri Mirni dove è sepolto)
P. P. Glavar (*1721 a Lubina, †1784 al castello Lanšprež pri Mirni dove è sepolto)

 

Anton, Janez e Jožef GLOBOČNIK

Anton Globočnik – proprietario della masseria Vahtar a Poženik che ha dato i natali a sei intellettuali a Cerklje e alla Slovenia

Janez Globočnik - *1824 a Poženik; sacerdote, dirigente della scuola normale di Kranj, cappellano di corte e arcivescovo segretario a Gorizia, cittadino onorario di Kranj

Anton Globočnik - *1826 a Poženik, †1858 a Lubiana; sacerdote, professore di liceo a Lubiana

 

Famiglia HACIN

Janez Hacin - *1745 a Češnjevek, †1826; sacerdote a Velesovo, Cerklje e Šenčur

Josip Hacin - *1881 a Češnjevku, †1957 a Lubiana; dottore in legge, storico, geografo, avvocato

Janko Hacin - *1884 a Češnjevek, †195 a Lubiana; ufficiale, esperto in economia

 

IVAN HRIBAR (*1851 a Trzin, †1941 a Lubiana dove è sepolto)

Sindaco di Lubiana dal 1896 al 1910, si è impegnato nella ricostruzione della città a seguito del terremoto, economista, poeta, scrittore e traduttore e nestore dell’attività bancaria slovena

 

 

Ivan Hribar, noto soprattutto come il sindaco di Lubiana per il 1896-1910 a cui si deve il merito di aver ricostruito la città a seguito di un terremoto, fu un importante economista, poeta, scrittore e traduttore, e nestore dell’attività bancaria slovena. Iniziò a occuparsi di letteratura da liceale pubblicando alcune poesie e prose. Tradusse dal tedesco, francese e russo. I miei ricordi I e II furono pubblicati nel 1928, la III parte nel 1932 e nell’anno seguente la IV parte. Iniziò a dedicarsi presto alla politica, fu anche un deputato regionale e un parlamentare. Il significato di Hribar per Cerklje è principalmente nel suo contributo alla vita economica e culturale. Qui nel 1886 acquistò i resti seguiti ad un incendio della casa Lukež che poi ristrutturò diventando la sua residenza estiva, dove in seguito ospitò numerosi esponenti della cultura e della politica slovena. Grazie al suo operato arricchì la vita del luogo e sostenne Ignacij Borštnik nello studio di regista e di recitazione a Vienna. Un suo merito fu anche la modernizzazione della strada da Spodnji Brnik a Vodice. Contribuì con l'80% dei fondi per l'impianto idrico di Cerklje, tuttavia non si concretizzò. Altro suo merito fu anche la località di villeggiatura Zatišje a Sangrad.

 

 

 

LOJZE ILIJA (*1905 a Spodnji Brnik, †1982 a Los Taquesu, Venezuela dove è sepolto)
Avvocato e scrittore di opere narrative sulle nostre località

 

Gli JANEŽIČ, scultori

Peter (*1700), Lojze (*1732), Tone (*1765), Aleš (*1796), Janez (*1823), Feliks (*1862) e Tone (*1890)

 

DAVORIN JENKO (*1835 a Dvorje, †1914 a Lubiana dove è sepolto)

Compositore, direttore del coro, direttore d’orchestra, la cui composizione più famosa è “Naprej zastava Slave” (Vai avanti bandiera della gloria) 

 

 

 

Dopo aver terminato la scuola a Kranj continuò gli studi a Lubiana ricevendo l’insegnamento nel campo della musica prima da Gasper Mašk e poi da Gregor Rihar; in seguito approfondì lo studio a Trieste con il compositore Luigi Ricci e Francesco Sinico. Prima ancora di terminare gli studi di legge a Vienna era già un noto direttore d'orchestra e compositore. Per questo gli venne offerto un lavoro nell'estremo est dell'Austria-Ungheria, a Pančevo. A Vienna incontrò alcuni suoi ex compagni di scuola, tra cui Simon Jenk. Insieme fondarono l’Associazione slovena di canto. Dopo diversi anni di lavoro nel coro, divenne direttore della banda musicale e compositore del Teatro nazionale serbo, dove rimase fino alla pensione. Trascorse il periodo di pensionamento in Slovenia, a Lubiana e a Cerklje.

 

Ha scritto la maggior parte delle sue opere durante i suoi studi a Vienna. Particolarmente famosi sono: Lipa zelenela je (Il tiglio si è inverdito), Blagor mu (Beato lui) e Naprej zastava slave (Vai avanti bandiera della gloria) che ben presto divenne l'inno nazionale sloveno. Fu tra i primi a scrivere lied in sloveno, sono importanti in particolare quelli che ha scritto (ancora tra i primi a farlo) sui testi di Prešeren. Durante il suo soggiorno a Belgrado compose principalmente testi serbi per il teatro gettando le basi della musica corale serba. Pubblicò le seguenti raccolte: Canti sloveni per quartetti, duetti, lied e pianoforte, Agli sloveni, Canzoni di Fr. Prešeren, Canzoni serbe, croate e slovene per coro maschile, Canzoni serbe, croate e slovene.

 

 

 

IVAN JONTEZ (*1902 a Cerklje, †1979 a Cleveland, Ohio, dove è sepolto)
Scrittore e poeta e uno dei più importanti organizzatori del lavoro culturale tra gli sloveni in America
 

POLONICA JUVAN (*1884 a Mengeš, †1952 a Lubiana, dove è sepolta)

Cantante d’opera, attrice (molti la considerano una tra le migliori attrici slovene)

 

FRANCE KIMOVEC (*1878 a Glinje, †1964 a Lubiana, dove è sepolto)
Preposto della cattedrale di Lubiana e musicista versatile, compositore e pubblicista

 

 

Dopo il dottorato in teologia e una laurea in arte sacra, completò i suoi studi di musica a Vienna. Oltre alle alte cariche che raggiunse nella gerarchia ecclesiastica, fu infine preposto della cattedrale di Lubiana e dedicò tutta la sua vita alla musica. Fu un grande estimatore delle canzoni popolari slovene e diffuse ovunque il canto popolare. Compose principalmente musica corale, ma non ignorò quella strumentale. Nel “Musicista della chiesa” scrisse dei maestri d'organo, compositori, delle campane, sulla storia della musica oltre a valutare nuove edizioni musicali. Svolse direttive per una serie di nuovi organi in Slovenia e nel 1940 anche per Cerklje.

 

 

ANTON KODER (*1851 a Radomlje, †1918 a Lubiana, sepolto a Cerklje)
Poeta e narratore

 

 

A cinque anni si era trasferito con i suoi genitori a Poženik. Qui trascorse gli anni più felici della sua infanzia e si considero sempre uno di Poženik. Prestò servizio come funzionario postale prima a Lubiana, poi in molte città della vecchia Austria. Quando frequentava la sesta classe delle elementari cominciò a scrivere poesie che vennero pubblicate nella rivista Učiteljski tovariš, Novice e Kres, più avanti anche nel Trstenjakova Zora. Più che come poeta divenne noto come narratore. Della lunga serie di testi brevi (Viženčan, Rokovnjaška ljubica, Drobne povesti, Gospod Anton ...) che vennero pubblicati nella rivista Ljubljanski zvon, Slovenski narod e Mohorjeva družba, sono importanti tre romanzi: Zvezdana, I Luterani e il Triumvirato contadino. Come ultimo luogo di riposo scelse la terra di Cerklje. Al cimitero, dietro la chiesa, ha una imponente tomba con la scritta: "Che io riposi sulla terra slovena che ho così immensamente amato". Nel suo testamento ha lasciato molti soldi per i poveri di Cerklje e di Poženik, ma soprattutto per costruire una chiesa nella sua amata Poženik, dato che non ne aveva. Purtroppo la sua volontà espressa nel testamento per la maggior parte dei punti non è stata realizzata.

 

 

MATEVŽ MEDVED (*1796 a Cerklje, †1865 a Cerklje dove è sepolto)

Imprenditore edile, la sua opera più illustre è la cupola del Duomo di Lubiana

 

JANEZ MEŽAN (*1897 a Sp. Brnik, †1972 a Ptuj, sepolto nel paese natio)
Pittore accademico
 

 

 

Dopo aver studiato pittura a Vienna e Zagabria, con i suoi contemporanei (Olaf Globočnik, Miha Maleš, Nikolai Pirnat e Mira Pregelj) fece parte della cosiddetta quarta generazione. Sebbene fosse molto legato ai suoi luoghi nativi, la sua carriera lo portò sempre lontano da casa sua: a Novo mesto, Maribor e Ptuj. Era un creatore molto fruttuoso, di lui infatti si conservano circa 6000 suoi dipinti, grafici e disegni. I motivi delle sue opere spaziano dai ritratti ai paesaggi. L’opera più importante delle sue opere sacrali si trova nella chiesa di Plečnik a Bogojina: l'immagine dell'altare e la via crucis. Le sue vie crucis sono anche un importante contributo alla pittura ecclesiastica slovena del dopoguerra. Ha anche lasciato l'affresco di San Martino con ochetta alla parrocchia locale (nella chiesa di Šmartno). Era molto legato al suo paese d'origine. Ogni anno, durante le sue vacanze con la sua famiglia, tornava a Brnik e a Cerklje dove cercava motivi interessanti da riportare sulla carta e coi colori per non dimenticarli. La tomba di Mežan a forma di cappella ci ricorda il suo soggetto preferito.

 

 

MATEJ MOČNIK (*1827 a Zalog, †1895 a Lubiana dove è sepolto)

Insegnante, supervisore della scuola distrettuale, membro della Commissione esaminatrice imperiale per le scuole popolari e borghesi, direttore della rivista “Učiteljski Tovariš” 

 

JOSIP Aleksandrov MURN (*1879 a Lubiana, †1901 a Lubiana, sepolto in una tomba modernista)
Famoso poeta del modernismo sloveno, fondatore del modernismo lirico, poeta della campagna di Cerklje

 

 

L'immagine di Josip Murn è disegnata principalmente come molto tragica. Era nato da famiglia estremamente povera il 4 marzo 1879 a Lubiana, da sua madre Maria Murn e dal padre Jože Cankar, di cui sappiamo ben poco. Sua madre non aveva sufficienti mezzi per allevare un figlio illegittimo, quindi lo diede in affido e lei si ritirò a Trieste dove servì come cameriera. Dalla famiglia adottiva la sua strada lo condusse a Lubiana, dove trascorse la maggior parte della sua breve vita e dove morì nel 1901. Murn ha indelebilmente segnato il modernismo sloveno come maestro della poesia impressionista e lirica. I suoi contemporanei erano Dragotin Kette, Ivan Cankar e Oton Zupančič. Josip Murn Aleksandrov è legato a Cerklje dalla città natale della madre del poeta, Maria Murn, nata a Lahovce. A Zalog pri Cerkljah nella Gorenjska veniva per le vacanze scolastiche. Il suo soggiorno nella Gorenjska era caratterizzato dalle canzoni contadine, poiché questo mondo rappresentava per lui un contrasto con la città, la società, la civiltà: questa parte della sua opera è considerata la più originale. Qui mise in versi una serie di affermazioni liriche, creando una poesia emotiva e di atmosfera in cui testimoniava il suo mondo interiore, il mondo del suo stato spirituale. E proprio la Gorenjska era il posto dove Murn si trovava con le persone a cui era evidentemente e sinceramente legato, dal momento che trascorse qui gli anni più belli della sua breve vita. Lo pseudonimo Aleksandrov deriva dal nome della masseria nella valle di Vipava dove trascorreva le vacanze scolastiche. Jurij Zaloški è uno pseudonimo che colloca Murn nell’ambiente di Cerklje in cui trovava ispirazione per la lirica emotiva del famoso poeta.

 

 

JANEZ AVGUŠTIN PUHAR (*1814 a Kranj, †1864 a Kranj dove è sepolto)

Sacerdote, inventore della fotografia su vetro, autore della prima foto-regione slovena con la Chiesa di Cerklje e Vavken, poeta      

 

 

Come cappellano ha tenuto servizio anche a Cerklje. È meglio conosciuto come l'inventore della fotografia su vetro, per il quale nel 1851 fu decorato con una medaglia di bronzo alla Mostra industriale di Londra. Nel 1852 l’Accademia nazionale parigina della manifattura e commerciale lo nominò suo membro e gli consegnò una laurea in cui viene nominato "inventeur de photographie sur verre". Era anche un abile pittore e disegnatore. Sono interessanti i suoi disegni a matita della vecchia Bled e del compositore Gregor Rihar in barca. Era un musicista eccellente e suonava diversi strumenti da lui stesso prodotti. Scriveva poesie in tedesco e sloveno. La maggior parte delle poesie in tedesco sono andate perse, mentre quelle slovene sono state composte dal compositore di Cerklje Leopold Cvek e Andrej Vavken.

 

 

MATEVŽ RAVNIKAR POŽENČAN (*1802 a Poženik, †1864 a Predoslje dove è sepolto)
Poeta e uno dei primi collezionisti di beni popolari; il primo in Slovenia a raccogliere la prosa popolare.

 

 

Dopo alcuni servizi da cappellano, divenne parroco a Predoslje. È conosciuto come un collezionista di beni popolari. Molte canzoni popolari slovene sono state salvate dall’oblio da lui. È stato il primo a trascrivere anche i racconti popolari, le storie e le leggende. Nel “Drobtinice” ha pubblicato una breve prosa per l'educazione popolare (Martinez di Podlome, Jakec Osredka, Očalar ...). Dal francese ha tradotto per la Mohorjeva družba “Utopljenci”(Gli annegati),un racconto divertente ed educativo. Come poeta Poženčan era una personalità lirica. Ha scritto molte poesie ma sono rimaste per lo più manoscritte. La più famosa è “Pri žaljah Kranjskega mesta” che scrisse in memoria di Prešeren poco dopo la morte del poeta. Si occupò anche della storia slava ma venne fuorviato dal patriottismo romantico, dal pensiero della grande estensione degli slavi e dall'unità delle lingue slave. Sulla parete della chiesa di Predoslje c'è una lapide con la scritta: "La desiderata felicità non ti viene data dal mondo, la vera felicità sta solo nei cieli".

 

MAKSIMILJAN ADAM JOŠT REDESKINI (*1740 a Lubiana, †1814 ad Adergas dove è sepolto)

Sacerdote, musicista, mentore della cappella vocale-strumentale della cattedrale

 

SIMON ROBIČ (*1824 a Kranjska Gora, †1897 a Šenturška Gora dove è sepolto)

Sacerdote, insegnante, naturalista, geologo, paleontologo, speleologo

 

JOŽE ŠERJAK (*1918 a Trata, †1945, tomba non nota)

Letterato, redattore della rivista Naše delo

 

ANDREJ VAVKEN (*1838 a Planina pri Rakeku, †1898 a Cerklje dove è sepolto)
Insegnante, organista, compositore e sindaco di Cerklje

 

 

La scuola di Cerklje fu il suo primo e ultimo posto di lavoro. Insegnò qui quasi 36 anni e nel frattempo organizzò la scuola rendendola tra le migliori della Gorenjska. Per 30 anni era stato anche il sindaco di Cerklje, fondò un ufficio postale e la stazione dei vigili del fuoco. Il suo lavoro più importante rientra nel campo della musica, per 41 anni infatti era stato un eccellente organista e direttore esemplare del coro della chiesa parrocchiale di Farna. Compose anche parecchie musiche. Pubblicò due volumi di canzoni profane intitolati Glasi Gorenjski (1861, 1863). L'ultima, contenuta nel secondo volume, è la famosa “Vigred se povrne” con testo di Janez Puhar. Il libro di canzoni per la chiesa e la scuola (1863), destinate ai giovani, è, purtroppo, andato perso. Per uso ecclesiastico pubblicò una raccolta in sette volumi intitolata Napevi cerkvenih pesem (1863-1874) divenendo con tale opera uno tra i maggiori compositori della chiesa slovena. Scrisse anche la musica per il dramma di Borštnik

 

 

JOŽA VOMBERGAR (*1902 a Pšenična Polica, †1980 a Haedo presso Buenos Aires, Argentina)
Drammaturgo, autore della prima opera radiofonica della radio slovena trasmessa dalla radio di Lubiana

 

IVAN ZORMAN (*1889 a Šmarje, †1957 a Clevelandu, Ohio, dove è sepolto)

Musicista, organizzatore della vita culturale tra gli sloveni e gli USA, poeta

 

VIKTOR ZORMAN (*1918 a Velesovo, †1945 a Hrušica)
Sacerdote, poeta e scrittore

 

IVAN ŽELEZNIKAR (*1839 a Stiška vas, †1892 a Lubiana dove è sepolto)

Insegnante, aspirante notaio, redattore della rivista Slovenski narod, traduttore, uno dei primi giornalisti professionisti sloveni

 

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